auguri per un caldo e amorevole 2011

auguri per un caldo e amorevole 2011

mercoledì 30 marzo 2016

La Vita ha molta più fantasia di noi....

impariamo a fare attenzione a ciò che chiediamo, perchè ci sarà dato


buongiorno. oggi vorrei cercare di condividere quella che spero sarà l'introduzione degli incontri che spero a breve partiranno sul tema dei desideri.
Credo che la maggior parte di noi abbia letto articoli o libri sulla Legge d'attrazione, sul metodo dei 101 desideri, sul Ho'oponopono.... o altro ancora.
E forse avete provato a mettere in pratica alcuni dei metodi suggeriti, ottenendo risultati o no. 
Non fa nulla. Niente è per caso, nè nel tempo nè nello spazio.
Tutto ciò che ho letto e sperimentato negli ultimi 10 anni mi ha portato a comprendere quali desideri, espressi inconsapevolmente sino ad un dato momento, stavano guidando la mia vita, cosa invece volevo realmente ela necessità di  riallinearmi con il Progetto della mia Anima, che così come l'Universo, vede più lontano e ha molta, molta ma davvero molta più fantasia di noi.
Anche quello che assolutamente non vogliamo nella nostra Vita spessissimo in realtà arriva: l'Universo non riconosce la negazione....
E per oggi devo salutarvi qui
Riprenderò presto con altre considerazioni e esperienze di cammino


giovedì 12 aprile 2012

“Consigli per aiutare gli altri a guarire


guarire coi perchè – robin norwood – feltrinelli ed. 


un estratto dell'ultimo capitolo di questo libro!
“Consigli per aiutare gli altri a guarire


Se ... molti cercano di guarire se stessi, alcuni hanno contratto un profondo impegno a farsi agenti della guarigione altrui. Forse avete scoperto che sopportare le vostre sofferenze vi è di gran lunga più facile che assistere all'agonia di una persona cara . Tutti noi, di fronte alle altrui difficoltà, abbiamo bisogno di un appoggio, di un consiglio che ci aiuti ad evitare il sentimentalismo ed a coltivare il distacco. Il distacco non è fredda indifferenza. Essere distaccati è piuttosto essere liberi dal bisogno nei confronti della persona e della situazione. Siamo in grado di offrire amore a chi agonizza soltanto se riusciamo a vincere il nostro ( egoistico ) bisogno: bisogno di veder alleviare il nostro disagio per la condizione dell'altro. E l'amore, come ha avvertito B. durante la sua quasi-morte, non è un sentimento o un'emozione, bensì un livello profondo di comprensione ed accettazione. Nulla può favorire di più la guarigione che un'atmosfera improntata a questo altissimo livello d'amore.


Quindi, ecco qualche semplice consiglio per tutti noi che voremmo raggiungere il necessario distacco e farci agenti di guarigione.
Se vogliamo essere efficaci nell'agevolare la guarigione altrui, dobbiamo:

  • Essere liberi dal bisogno
  • Capire che siamo soltanto un agente, e non la Fonte, della guarigione
  • Non cedere al fascino di questa funzione e della nostra capacità di svolgerla
  • Metterci  “spiritualmente a nudo” con la persona che cerchiamo di aiutare
  • Riconoscere che può essere in azione un karma familiare, di gruppo , razziale e planetario
  • Capire che le persone, inconsciamente, conoscono il motivo della propria condizione
  • Rispettare il tempo che occorre per la trasformazione

Essere liberi dal bisogno:
Non dobbiamo incestire nella guarigione della persona sofferente, nella nostra capacità di alleviare le sofferenze né nella nostra identità  di guaritori. Tutti questi sono bisogni egoistici che interferiscono con la nostra capacità di essere presenti alla persona sofferente, e di fare, con l'amore proveniente dal distacco, tutto ciò che possiamo per lei.


Capire che siamo soltanto un agente, non la Fonte, della guarigione
Paradossalmente, meno investiamo nell'”essere capaci di guarire”, più diventiamo efficaci come agenti di guarigione. Ogni guarigione proviene dal Divino. Noi non possiamo sapere di che genere di guarigione  una persona ha bisogno, se si tratta di una “cura” o di un sostegno mentre esce dal corpo fisico. Più ci manteniamo disponibili a essere guidati, più saremo in grado di soddisfare le sue esigenze.


Non cedere al fascino di questa funzione e della nostra capacità di svolgerla
Catherine Ponder, ministro protestante e studiosa di metafisica, ha detto : “ Il lavoro è amore fatto visibile”.
Ogni tipo di lavoro è un'alta missione se eseguito con amore. Una persona che si dedica a guarire con amore non è per questo più elevata di un'altra che si dedica a eseguire con amore qualsiasi altro tipo di lavoro.


Metterci “spiritualmente a nudo” con la persona che cerchiamo di aiutare
Non nascondetevi dietro il clichè della falsa allegria  o dietro il sotterfugio, l'indifferenza e l'impersonalità. Assistere alle sofferenze altrui è un banco di prova della nostra fede e dobbiamo permettere a noi stessi di occuparci del prossimo senza bisogno di una risposta o di un risultato specifico. Dobbiamo rispettare i modi in cui noi stessi veniamo cambiati dalla partecipazione alla altrui sofferenza, morte o guarigione fisica.


Riconoscere che può essere in azione un karma familiare, di gruppo, razziale o planetario
In una certa misura, questi karma sono sempre in azione e sommergono il destino personale entro un contesto più ampio con implicazioni più estese. Svolgendo il proprio ruolo nel dispiegarsi di questi karma maggiori, ogni  vita individuale serve a fare progredire l'intero gruppo.


Capire che le persone, incosciamente, conoscono il motivo della propria condizione.
E cercano di non “perderlo“ fintantochè non sarà servito al suo scopo trasformativo.
Quando tentiamo  di salvare un'altra persona da una malattia o da un problema , può accadere di interferire inavvertitamente con il motivo della sua reincarnazione, l'illuminazione che questa persona persegue sotto la guida dell'anima, Questo è particolarmente arduo quando la persona che desideriamo aiutare è (ad es. ) un figlio. Rispettate l'altrui cammino e l'altrui karma. Se assistere è troppo penoso, dobbiamo cercare aiuto per noi stessi,  al fine di affrontare meglio la nostra sofferenza.


Rispettare il tempo che occorre per la trasformazione
Poiché ci troviamo  sul piano della materia fisica, che è densa, i veri cambiamenti avvengono lentamente. Dientro un effetto che sembra prodursi in maniera improvvisa può esserci una preparazione dell'individuo che dura da intere vite.
E infine, un suggerimento che si applica tanto al caso in cui speriamo di guarire noi stessi, tanto al caso in cui desideriamo iutare un altro: confidate nel fatto che stiamo evolvendo.
In altre parole, abbiate fede. Fate meno attenzione al notiziario della sera e più attenzione a quanto si è accresciuta la coscienza globale soltanto negli ultimi trent'anni. Pensate a certe idee che tre decenni fa erano giudicate estremistiche: per esempio, i diritti delle minoranze, i diritti delle donne, la tutela dell'ambiente. Oggi essi sono accettati in quanto parte del nostro sistema di valori culturali comuni. Le cose stanno cambiando in meglio, sul piano globale, internazionale, culturale e personale. Se fate un passo indietro e guardate le cose con un po' di distacco, riuscirete a vedere e sentire i cambiamenti, che operano su tutti noi.



domenica 8 aprile 2012

Pasqua .... bis :)

riconosco che faccio una fatica incredibile a scrivere ed è curioso che abbia deciso di scrivere un blog! 
Ma volevo condividere con .. chiunque leggerà queste righe.. la mia domenica pasquale.. passata ai fornelli visto che noi facciamo il cenone.
mi sono dilettata in crespelle di farro e latte d'avena ai  gamberi e carciofi, insalata di polpo con patate e sedano e antipasti vari.....
e voi cosa vi siete già scofanati ( detta alla romana....!!) ?
E' davvero una Pasqua di Resurrezione, erano mesi che non mi dilettavo ( e non ironicamente) in cucina, riuscendo contemporaneamente a piazzare nel posto corretto del puzzle della mia vita gli avvenimenti degli ultimi mesi.
Allo stesso tempo credo di aver capito che devo smetterla di cercare di unirmi a progetti di altri, fare piazza pulita di paure e pigrizie e dare corpo a ciò che mi ha ispirato e guidato negli ultimi anni.
Ringrazio il Cielo e tutte le persone che capitando nella mia vita mi hanno aiutato a proseguire nel cammino.


grazie !!!!!!!!!!!! 


Meg

sabato 7 aprile 2012

BUONA PASQUA !

Un professore, davanti alla sua classe di filosofia, senza dire una parola, prese un grande barattolo vuoto di maionese e procedette a riempirlo con delle palle da golf....Chiese poi agli studenti se il barattolo fosse pieno.


Gli studenti tutti d'accordo, risposero di sì ! Allora il professore prese una scatola piena di palline di vetro e la versò dentro il barattolo di maionese. Così le palline di vetro riempirono gli spazi vuoti tra le palle da golf...Il professore chiese nuovamente se il barattolo fosse pieno e loro risposero nuovamente di si !


Il professore prese poi una scatola di sabbia e la versò dentro al barattolo...Ovviamente la sabbià riempì tutti gli spazi vuoti e il professore chiedette ancora se il barattolo fosse pieno.


Questa volta gli studenti risposero con un sì unanime!! Il professore aggiunse poi velocemente una tazza di caffè al contenuto del barattolo, riempiendo così effettivamente tutti gli spazi vuoti tra i granelli di sabbia...Gli studenti a questo punto si misero a ridere.Quando la risata finì il professore disse:


"Voglio che vi rendiate conto che questo barattolo rappresenta la vita. Le palle da golf sono le cose importanti come la famiglia, la salute, gli amici, l' amore e le cose che ci appassionano.


Sono cose che, anche se perdessimo tutto e ci restassero solo quelle, le nostre vite sarebbero ancora piene.


Le palline di vetro sono le altre cose che ci importano come il lavoro, la casa, la macchina, ecc. La sabbia è tutto il resto: le piccole cose.


Se prima di tutto mettessimo nel barattolo la sabbia, non ci sarebbe più posto ne per le palline di vetro nè per le palle da golf.


La stessa cosa succede con la vita, se sprechiamo tutto il nostro tempo per le piccole cose, non avremo mai spazio per le cose realmente importanti.


Occupatevi quindi prima delle palle da golf, di ciò che è realmente importante! Stabilite le vostre priorità, tutto il resto è solo sabbia."


Uno degli studenti alzò la mano e chiese cosa rappresentasse allora il caffè...Il professore sorridendo disse:


"Sono contento che tu mi faccia questa domanda. E' solo per dimostrarvi che non importa quanto occupata può sembrare la tua vita, c'è sempre posto per una tazza di caffè con un'amico !"



sabato 25 febbraio 2012

neurodermite



La Neurodermite è una malattia della pelle che si manifesta con un forte prurito e che viene anche denominata dermatite atopica o eczema atopico. E' caratterizzata  da un chiaro quadro clinico (pelle secca e arrossata con desquamazione e forte prurito a tendeza idrofoba ), ma  determinata da molti fattori che rendono la malattia molto complessa. Il 20% dei bambini (Neurodermite nell'infanzia) e fino a 10% degli adulti sono colpiti da questa malattia della pelle

Cause della Neurodermite

Molti sono gli elementi non ancora capiti dalla scienza. Molto spesso è presente una componente ereditaria. La Neurodermite appartiene al gruppo delle allergie dette “atopia” come lo sono il raffreddore del fieno e l’asma allergica. I fattori che scatenano la malattia sono individuali e oltre al fatto di avere una pelle secca ed eventuali infezioni possono essere:
  • Allergeni
  • Irritanti (p.es. tessili)
  • Temperature estreme
  • Paure e stress e/o choc”

Due parole per definire un disturbo sempre più diffuso, che però ancora in tanti non conoscono o non sanno come affrontare!
Io ho sofferto e ( con mia stessa sorpresa) soffro ancora di neurodermite e recentemente , parlando con una conoscente con un amico ne presenta tutti i sintomi, ho realizzato che non solo questa persona non aveva idea di quale fosse il suo problema ... ma pare non l'abbia nemmeno il suo medico )
Così ho pensato di condividere le informazioni che ho appreso ... studiando la mia neurodermite... non sia mai possa essere utile a qualcuno!
Spesso l'unica cura che viene suggerita è a base di cortisone, che a volte ma non sempre funziona ma nasconde i sintomi senza risolvere ne curare la causa.
Sicuramente la componente psicologica è molto influente, così come una predisposizione genetica, stanchezza, shock , traumi emotivi possono risultare motivi scatenanti, soprattutto se coincidenti con il cambio di stagione ( primavera / autunno).
Nel mio caso la stanchezza è sempre stata un fattore preponderante, come il caldo improvviso, eccessi alimentari ( nel mio caso .. l'amato formaggio) che favorivano un intasamento del sistema linfatico.
Nel corso del tempo ho verificato che i rimedi maggiormente utili nel momento in cui questa malattia si scatena ( ovvero si è colti da prurito irrefrenabile a una o più parti del corpo, corredato da caldo fastidioso e un black out della mente, seguito da spossatezza incredibile e gran freddo) sono semi digiuno e meditazione, calmanti naturali ( melissa, tiglio), istaminum 5ch granuli ( 3 anche ogni mezzora nel periodo clou) , magnesio ( come mag2), drenanti linfatici omeopatici, tanti liquidi (acqua e tisane) e riposo.
Indumenti di puro cotone, clima fresco ( evitando strapazzi, fatiche e bruschi cambi di temperatura) e unguento alla glicerina e propolis ed infine, potendo anche un po' di mare .... ma solo da insuflare
I bagni derivativi e un serio lavoro di pulizia intestinale profonda ( se non la idrocolonterapia almeno degli enteroclismi 2/3 volte la settimana, corredati da adeguata dieta disinfiammante) aiutano a risolvere più velocemente il malessere!
Infine per aiutare la guarigione ed il recupero il reiki o della pranoteraoia aiutano molto!
E' quasi impossibile per chi non ne ha mai sofferto immaginare il fastidio, la menomazione e le difficoltà di chi incappa in questo malEssere.
Passiamo da momenti di prurito irrefrenabile e caldo che toglie il fiato a freddo pungente che ti svuota e che ti gela il sangue e spesso ci trasformiamo in persone sgradevoli alla vista, quando l'eczema coinvolge viso o parti visibili.
Durante la prima infanzia di mio figlio mi ha colpito entrambe le mani, un vero guaio dovendo gestire un neonato (!!) ma in questo caso ho realizzato che il fattore scatenante ( oltre la stanchezza dovuta alla mancanza di sonno) è stato il disinfettante che ci consigliano di usare per lavare gli indumenti dei piccoli. Smesso di usarlo, tornata ad avere pieno uso delle mie estremità!
Che altro posso dirvi... prendiamoci cura di noi e del nostro troppo spesso dimenticato intestino!
Se impariamo ad ascoltarci e a conoscerci ognuno di noi può trovare il suo equilibrio e la cura più adatta al proprio essere e al proprio organismo.

mercoledì 7 settembre 2011

riporto da il Buongiorno di Gramellini della Stampa di oggi

un pò di dignità

Il mio premier è Simone Pianigiani, c.t. della nazionale di pallacanestro che, sotto di 21 punti contro Israele, infligge alla sua squadra di talentuosi molluschi una strigliata universale. «Bisogna giocare con un po’ di dignità! Con un po’ di anima! Facciamo a cazzotti, almeno. Ma che czz avete dentro?». Le parolacce di solito mi danno fastidio, ma stavolta mi hanno messo i brividi. E non solo a me: lo sfogo di Pianigiani è uno dei video più cliccati della Rete. Che czz abbiamo dentro? Il problema è tutto lì. Siamo un Paese meraviglioso ed è inutile che vi elenchi i nostri pregi, che sono sempre stati uno in più dei nostri difetti. Siamo sopravvissuti a lanzichenecchi e venditori di tappeti perché a un passo dal baratro abbiamo sempre trovato la mossa del cavallo, lo scatto di dignità. Noi siamo il Gassman debosciato della «Grande Guerra». Quello che davanti all’ufficiale tedesco che ironizza sulla vigliaccheria degli italiani, alza la testa e gli fa: «Allora, visto che parli così, mi te disi propi un bel nient». E pur di non dargliela vinta si fa uccidere, che czz.

Ora, non dico tanto. Però un po’ di anima, di dignità. La classe dirigente ne è priva. Ma noi? Siamo disposti a smetterla di considerarci pedine impotenti di un gioco incomprensibile per riappropriarci del nostro destino? A svegliarci dal torpore lamentoso degli schiavi e a lottare con orgoglio per quello in cui crediamo? Nulla è inarrestabile, neanche il declino. Ci sarà un tempo per ricordarsi di aver avuto paura. Ma non è questo il tempo. Ora bisogna dare tutti qualcosa in più, amare questa comunità e portarla in salvo. Facciamo a cazzotti con la rassegnazione, almeno.





Come non condividere?




domenica 4 settembre 2011

Donne

Ho letto diversi libri questa estate
Tema comune le donne e i rapporti... con l'altra metà del cielo
Così provo ad aggiornare il mio blog con qualche recensione!!

Il primo è di Elizabeth Gilbert, l'autrice di Mangia prega ama  ed è la prosecuzione della sua storia.
Il libro si intitola : Giuro che non mio sposo ed è un'affascinante excursus dell'evoluzione di ciò che è e rappresenta ed è stato il matrimonio, dall'antichità ad oggi, intercalato dalle sue dis-avventure

Lo consiglio vivamente e io invece mi riprometto di leggere il suo primo libro, visto che il film non mi è piaciuto ma ha stimolato curiosità!






Il secondo è di Ute Ehrhardt e dice che Le brave ragazze vanno in paradiso , le cattive dappertutto....... Ovvero come educazione e luoghi comuni fanno si che normalmente una fanciulla faccia una fatica terribile ad arrivare dove potrebbe e vorrebbe :)




In fine ma non certo per importanza, consiglio a tutte/i due libri di Robin Norwood:
Donne che amano troppo e Guarire coi perchè

Come riconoscere, affrontare e crescere guardandosi dentro, o anche solo conoscere per riconoscere questa modalità patologica di relazionarsi al prossimo così comune in tante donne per aiutarci a guarire.




Prometto che eviterò di far passare ancora così tanti mesi senza raccontarvi qualcosa!!!

Buona Fine Estate